Newsletter aprile 2020

 

Numero 84 - Aprile 2020
a cura di JoTTO - Joint Technology Transfer Office
della Scuola Superiore Normale di Pisa, della Scuola IMT Alti Studi di Lucca, della Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa e della Scuola Universitaria Superiore IUSS Pavia

 

Iniziative a sostegno dell'emergenza COVID19

  Innova per l'Italia

A sportello 

  Fondo di garanzia PMI emergenza COVID19

A sportello 

  Iniziative IBM per la Solidarietà Digitale

A sportello 

  Intesa SanPaolo

A sportello 

  EU AI-ROBOTICS vs COVID-19

A sportello 

  Tavolo Giovani

A sportello 

  Bando Smart Working - Regione Lazio

A sportello 

  Fondo Ripresa Trentino

A sportello 

  Lo spazio in risposta a COVID-19

A sportello 

  Bando straordinario di ARTES 4.0

19/4/2020 

  Space vs COVID-19 Outbreak

20/4/2020 

  IMI2 - Call 20

21/4/2020 

  Ceetrus 4 Innovation

27/4/2020 

  Start The Future

7/4/2020 

  Open hardware lung ventilation

Sempre aperta 

 

Iniziative di formazione e Call

  High Tech Entrepreneurship

Corso on line 

  IPRHepldesk: Consortium Agreements

8/4/2020, Webinar 

  Crea e condividi le tue app di simulazione

15/4/2020, Webinar 

  The Importance of IP for SMEs

15/4/2020, Webinar 

  Corso di Europrogettazione

7-9-14-16/4/2020, Webinar 

  Bbi Ju Infoday

22/4/2020, Webinar 

  Patent Landscape of CAR T-cell immunotherapy

22/4/2020, Webinar 

  IP and Artificial Intelligence

23/4/2020, Webinar 

  World Intellectual Property Day

26/4/2020 

  Progettare per l'automotive con la simulazione

29/4/2020, Webinar 

  MIP&BANforIDEAS6

3/5/2020, Call 

  IP… Impact of Research and Innovation

6/5/2020, Webinar 

  The Patent Landscape of Blockchain

6/5/2020, Webinar 

  Assessing novelty and inventive step

4/5/2020-26/6/2020, Webinar 

COVID19, una prospettiva economico evoluzionistica

In linea con le tematiche solitamente trattate da JoTTO InnoVaRe News, e in considerazione dell’emergenza COVID19, in questa edizione della newsletter verranno proposti alcuni spunti di riflessione sulla gestione della proprietà industriale in momenti di estrema necessità e le possibili ricadute sul mondo dell’imprenditorialità innovativa.
Nonostante non si debba cadere in interpretazioni approssimative e semplicistiche, in quanto le classiche PMI sicuramente risentiranno degli effetti della crisi, è indubbio che questa rappresenterà un mutamento epocale, secondo alcuni un’opportunità, secondo altri un evento devastante.

J. Schumpeter nel definire il processo di distruzione creativa, affermava che per quanto devastante e dolorosa la creative destruction sia un notevole iniettore di innovazione e progresso, attraverso la quale i vecchi paradigmi vengono scardinati a favore di nuovi modelli.
D’altro canto però ci sono anche coloro che affermano che le più importanti innovazioni emergono invece nelle fasi di crescita esponenziale dei mercati. H. Etzkowitz nel postulare il modello di sviluppo economico della tripla elica (H. Etzkowitz e L. Leydesdorff, 1995) diceva che l’innovazione si sviluppa più rapidamente quando beneficia dei contributi economici e di policy governativi, potendo al contempo contare sulle conoscenze fornite dal mondo accademico, che devono soddisfare le necessità manifestate dal quello industriale.
Se proviamo a guardare la situazione attuale da un punto di vista evoluzionistico si potrebbe dire che il contesto economico generato dal COVID19 sia assimilabile ad una nicchia ecologica soggetta ad un effetto Collo di bottiglia (Bottleneck evolution). Tale fenomeno è un particolare tipo di deriva genetica che si verifica quando il numero degli individui di una popolazione viene ridotto drasticamente e improvvisamente da forze esterne e sconosciute agli individui della popolazione. Tale evento può portare alternativamente all’estinzione della popolazione soggetta oppure alla selezione di alcuni individui, su base adattiva e al loro successivo affermarsi. Un esempio su larga scala sono le grandi estinzioni di massa che hanno caratterizzato varie ere geologiche, tra queste la grande estinzione del tardo Cretaceo che ha consentito l’affermarsi dei mammiferi (T. Halliday, 2016).
Questo approccio selettivo è stato indicato anche dalla più grande società di investimenti, la Sequoia Capital, che in una lettera inviata alle proprie startup, e pubblicata su Medium, le avverte di prepararsi al peggio, a resistere senza iniezioni di capitale esterno, ma tenendo presente che molti colossi del Tech sono nati proprio in momenti di crisi e proprio coloro che riusciranno ad adattarsi e a cogliere le opportunità del momento saranno quelle destinate a sopravvivere e prosperare.
Sempre nella stessa lettera vengono date alcune indicazioni su come affrontare la tempesta, o Black Swan come definita nella missiva, con riferimenti a grandi aziende del passato che hanno saputo trarre vantaggio dalle opportunità offerte da altri momenti di crisi: "Many of the most iconic companies were forged and shaped during difficult times. We (Sequoia) partnered with Cisco shortly after Black Monday in 1987. Google and PayPal soldiered through the aftermath of the dot-com bust. More recently, Airbnb, Square, and Stripe were founded in the midst of the Global Financial Crisis. Constraints focus the mind and provide fertile ground for creativity".
Infine concludono con un incitamento Darwiniano a sfruttare la flessibilità caratteristica delle tech entrepreneurship, a favore dell’adattabilità e della sopravvivenza: "Having weathered every business downturn for nearly fifty years, we’ve learned an important lesson — nobody ever regrets making fast and decisive adjustments to changing circumstances. In downturns, revenue and cash levels always fall faster than expenses. In some ways, business mirrors biology. As Darwin surmised, those who survive “are not the strongest or the most intelligent, but the most adaptable to change.”"
In realtà Darwin nell’On the Origin of Species non ha mai detto queste estate parole, che invece sono un’interpretazione sempre della stessa opera dell’economista Leon C. Megginson (1963).
Il concetto economico di Black Swan: "A black swan is an unpredictable event that is beyond what is normally expected of a situation and has potentially severe consequences. Black swan events are characterized by their extreme rarity, their severe impact, and the widespread insistence they were obvious in hindsight", è paragonabile alla deriva genetica dovuta al Bottleneck evolution: "A population bottleneck is an event that drastically reduces the size of a population. The bottleneck may be caused by various events, such as an environmental disaster, the hunting of a species to the point of extinction, or habitat destruction that results in the deaths of organisms". Eventi in cui la variabilità delle parti in gioco e le possibilità di sopravvivenza risultano estremamente ridotte, ma quando ciò avviene è spesso dovuto ad una maggiore adattabilità al nuovo contesto della specie selezionata.
Nel contesto di estrema incertezza e difficoltà determinato dall’emergenza COVID19, sembra proprio che l’innovazione, così come concepita da Henry Chesbrough, nel famoso articolo The Era of Open Innovation (H. W. Chesbrough, 2003), possa rappresentare il motore e il supporto che consentirà di attraversare la tempesta. Nell’articolo l’economista affermava che in quel periodo le aziende stavano rivendendo sempre più le modalità con cui vengono generate nuove idee e come queste possono essere trasferite sul mercato, sfruttando anche risorse esterne e al contempo dedicando il proprio R&D, anche a iniziative diverse dal Core Business aziendale. Tale concetto è stato brillantemente rappresentato dalla seguente e storica immagine.

Un articolo apparso su BloombergLaw riporta che un gruppo di specialisti in proprietà intellettuale, sta cercando di spronare aziende e università a rilasciare la loro IP nella lotta contro il coronavirus. Il progetto "Open COVID Pledge" ha lo scopo di rafforzare la cooperazione e rendere ampiamente disponibile la PI in ottica Open Innovation.
La necessità era già nota e infatti molti governi si sono già adoperati per assicurare ad aziende e centri di ricerca le garanzie sufficienti per poter investire in questo settore attraverso meccanismi di Compulsory Licensing. Alcune aziende seppur in maniera piuttosto velata si sono opposte a questo rilascio incontrollato, per paura di perdere asset core, ma fortunatamente la legislazione viene incontro alla spinta innovativa, ma soprattutto all’umanità. Infatti, bisogna sempre tener presente che qualsiasi codice sulla proprietà industriale si colloca all’interno di un macro sistema legislativo. Prendendo ad esempio il codice della proprietà industriale italiano, art.53: "I diritti esclusivi considerati da questo codice sono conferiti con la concessione del brevetto", effettivamente la concessione conferisce una esclusività sul titolo, ma secondo l'art. 2045 del Codice Civile: "Quando chi ha compiuto il fatto dannoso vi è stato costretto dalla necessità di salvare sé o altri dal pericolo attuale di un danno grave alla persona e il pericolo non è stato da lui volontariamente causato né era altrimenti evitabile (al danneggiato è dovuta un'indennità, la cui misura è rimessa all'equo apprezzamento del giudice)", pertanto uno stato di necessità tutela e giustifica l’utilizzo di invenzioni protette da titoli di proprietà industriale.
Inoltre anche a livello internazionale sono già state trattate queste situazioni di emergenza e conseguentemente sono stai redatti accordi che garantiscano la priorità della salute pubblica rispetto ai diritti di proprietà intellettuale. Nel 2001 a Doha, i membri dell'OMC (World Trade Organization-WTO) hanno adottato una dichiarazione speciale per chiarire le ambiguità tra la necessità dei governi di applicare i principi di sanità pubblica e i termini dell'accordo TRIPS Agreement sugli aspetti dei diritti di proprietà intellettuale attinenti al commercio. Queste interpretazione presero il nome di Doha Declaration e in riferimento a quanto sopra, all’art.31, prevedono il diritto di rilasciare licenze obbligatorie (Compulsory License), la garanzia di determinare i motivi su cui sono concesse, il diritto di determinare ciò che costituisce emergenza e estrema urgenza e la libertà di stabilire il regime di esaurimento dei diritti di proprietà intellettuale.
Nonostante questo regime di Compulsory License, le aziende potranno beneficiare delle innovazioni derivanti? Non è chiaro e al momento, dal punto di vista dei governi, non è una priorità.
La soluzione potrebbe essere fornita ancora una volta dall’Open Innovation, in un articolo apparso sul giornale California Management Review nel 2013 (B. Leten, 2013) viene descritto il meccanismo del Orchestrate Innovation Ecosystems in cui il background di conoscenze e IP di un’azienda viene messo a disposizione di altre in maniera gratuita, da tale background possono derivare innovazioni dipendenti o correlate sviluppate dalle altre aziende beneficiarie. La proprietà delle innovazioni derivate può essere al contempo di chi le ha sviluppate ma anche di chi ha messo a disposizione le risorse. In questo modo tutto l’ecosistema trae vantaggio dalla collaborazione, la parte proprietaria del background può esplorare nuovi mercati e/o rinvigorire le vecchie risorse, mentre i beneficiari e nuovi titolari di IP possono puntare su nuovi prodotti.
Questo processo interpretato attraverso l’immagine dell’imbuto di Chesbrough, decontestualizzandola dalla sola R&D per singola impresa, può essere visto come il catalizzatore in grado di ampliare la bocca dell’imbuto, consentendo a sempre più aziende di attraversare la tempesta Black Swan o se vogliamo il Collo di bottiglia evoluzionistico.

Marco Casarosa, Aprile 2020

Selezionati da JoTTO

ADVANCED COURSE "HIGH TECH ENTREPRENEURSHIP"
Il Corso rientra nell’ambito del progetto “Tuscan Start-Up Academy 4.0” finanziato dalla Regione Toscana (POR CRO FSE 2014-2020) che prevede la realizzazione di corsi di formazione per l’imprenditorialità in ambito accademico, per il fundraising per attività di ricerca e su tematiche connesse a Industria 4.0 e rientra nell’ambito di Giovanisì.
Il principale obiettivo del Corso è l’acquisizione delle competenze necessarie per l’imprenditorialità e la creazione di impresa da parte di studenti e giovani ricercatori.
Gli obiettivi del Corso sono di fornire ai partecipanti una conoscenza appropriata degli strumenti necessari per l’analisi dei processi di pianificazione aziendale che portano alla creazione di una nuova impresa (oppure un nuovo progetto di business all’interno di una impresa già costituita).
Il Corso includerà sia lezioni frontali che testimonianze aziendali, sia analisi di testi scientifici e casi pratici; saranno svolte anche esercitazioni
Diretto a:
- First-level graduates, enrolled at Tuscan universities, who have already achieved at least 120 credits;
- Second-level graduates, enrolled in master's degree courses at Tuscan universities;
- Graduated who have obtained the qualification no longer than 24 months at Tuscan universities;
- Students enrolled in an I or II level master's degree at Tuscan universities;
- Holders of an I and II level master's diploma obtained at Tuscan universities no longer than 24 months;
- PhD candidates enrolled in a doctorate course at Tuscan universities;
- PhD who have obtained the qualification no longer than 24 months at one of the Tuscan universities;
- Post-graduate and post-doc scholars, research fellowships and fixed-term researchers working at Tuscan universities.
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